di Chiara Tassi
Quando parla di Madagascar gli si illuminano gli occhi, e si capisce subito che ha deciso di sposare la causa di questa meravigliosa terra non per “farsi pubblicità” –come accade al alcuni testimonial che troppo spesso “rimarcano” il loro impegno nel sociale per opportunismo- ma perché con questa terra ha un legame vero, che sente col cuore.
Alessandro Cecchi Paone ha iniziato a parlare di Africa per lavoro, «l’Africa è la madre di tutti noi» ci ha detto, quindi, per un documentarista/naturalista un luogo di ovvio interesse. Il Madagascar, poi, lo è ancora di più, data la straordinaria biodiversità che si trova sull’isola: qui sono ospitate il 5% delle specie animali e vegetali presenti al mondo, di cui il 70% presente solo ed esclusivamente qui (il Wwf parla di 615 nuove specie scoperte sull’isola negli ultimi dieci anni).
Frequentando poi queste terre per lavoro si è imbattuto nelle diverse iniziative umanitarie che in Madagascar vengono portate avanti dalle tante associazioni che li operano, e quindi ha continuato a tornare nella Terra Rossa e a testimoniare quanto li viene fatto perché ha visto di persona quanto quei progetti siano importanti per le popolazioni locali, scoprendo così il suo lato umanitario.
«Chi ha avuto la fortuna di avere fortuna deve restituire» ci ha detto Alessandro, e lui lo fa “mettendoci la faccia”.