Mentre alcuni dei nostri volontari sono in Madagascar per la missione di Ottobre ecco qualche altra considerazione arrivata dai volontari che hanno trascorso là le vacanze estive.
Il Madagascar di Daniele Casarini,
capogruppo dei ragazzi che hanno soggiornato al Nord
Ed eccomi alla terza missione in Madagascar. È stata un’esperienza nuova e diversa rispetto alle altre. Prima della partenza vedevo negli occhi dei ragazzi quella voglia di confronto con una realtà diversa e la curiosità di viverla proprio come avevo io nella prima missione di qualche anno fa.
Sapevo più o meno quello che ci sarebbe aspettati ma vivere l’esperienza con l’entusiasmo di 12 ragazzi ha un sapore diverso.
Sono state settimane impegnative a livello fisico ma di sicuro sono state ben appagate a livello emotivo. Proprio quelle emozioni che qui sei abituato a nascondere e non ascoltare, là in missione, sono scoppiate grazie alle maschere che ci siamo tolti.
Le difficoltà incontrate non erano quelle del singolo ma di tutti e questo ha aiutato notevolmente ad oltrepassarle.
Sono convinto che al ritorno ogni singolo ragazzo abbia avuto modo di ripensare alla missione e abbia aumentato la sua sensibilità nei confronti della Vita.
Questa missione è stata un investimento su noi stessi, con il lavoro che abbiamo fatto in Madagascar abbiamo dato una mano a chi ci ha ospitato ma sappiamo che lo abbiamo fatto perché sono queste le esperienze che ci formano e che ci portano ad un grado elevato di consapevolezza dei problemi che sono presenti nel mondo di oggi. La naturale conseguenza è quella di rimboccarsi le maniche e donare del proprio tempo alle attività di volontariato e magari ripetere esperienze come queste. Ma sono convinto che la cosa più importante sia sensibilizzare le persone che ci sono vicine quali amici, parenti e conoscenti perché l’indifferenza è il primo nemico da eliminare. Chi meglio di noi può sensibilizzare dopo questa missione?!
Un ringraziamento particolare a tutti i volontari per il coraggio e la voglia che hanno dimostrato e che sono serviti a rendere la missione unica ed indimenticabile.
Il Madagascar di Marco Tusini
Il mese che sono riuscito a trascorrere in Madagascar grazie alla associazione Alfeo Corassori quest’estate è stato per me assolutamente meraviglioso. Mi ha dato modo di entrare davvero in contatto con un’altra
realtà, certamente differente dalla mia, conoscendola e comprendendola da vicino. Mi ha permesso di trascorrere del tempo intessendo relazioni personali con tante splendide persone che vivono e lavorano nel paese. Mi ha offerto la possibilità di essere al contempo ospite ed attore, richiedendo insieme il mio
impegno fisico anche, e soprattutto, la necessaria pazienza di avvicinarmi ad un mondo al quale ero, e sono tuttora, profondamente estraneo.
Grazie a quest’esperienza ho potuto aumentare per quanto possibile la mia consapevolezza globale, in modo critico, provocando nuove riflessioni critiche e sfatando tanti luoghi comuni sui grandi temi della povertà, della cooperazione, della comunicazione. Mi ha lasciato tante relazioni, con persone che spero di non perdere ed anzi un giorno rivedere, la bellezza di un paese unico e la voglia di tornarci il prima possibile.
Non avete letto, nella scorsa newsletter, i racconti dei ragazzi che hanno passato l’estate in Madagascar? Li trovate tutti qui – missione al Sud (leggi articolo) e missione al Nord (leggi articolo), perdete 5 minuti per leggere le loro parole e siamo sicuri che la prossima volta vorrete partire con noi!