Eccoci di ritorno da un’altra Missione: arrivano i volontari dall’Italia, rimaniamo qualche giorno a Tana poi ci si trasferisce al sud, tappa a Fianarantsoa e poi tutti a Mahasoa, inaugurazione del nuovo blocco di servizi igienici per il centro scolastico di 680 bambini delle Suore Trinitarie di Roma accompagnata da una gioiosissima e molto partecipata festa organizzata ed animata dagli studenti (canti, balli e scenette sui temi di Salute, Igiene, Ambiente, Acqua) e poi di nuovo tutti in macchina, compresi i bimbi che dovranno essere operati, verso la sperdutissima Sakalalina. Il solito splendido luogo che ci riserva la solita splendida accoglienza. Roberto invece parte per il Nord per raggiungere Padre Bruno per controllare e verificare l’avanzamento dei lavori dell’Ospedale che si sta realizzando a Mahajanga.
di Francesco Cimino e Stella Mattioli
NIENTE di nuovo, insomma.. Invece no, perché questa volta Sakalalina non è stata solo una meta di passaggio prima o dopo gli interventi dei bambini con malformazioni agli arti inferiori. Eh no, perché è proprio nell’ospedale “Soavimbahoaka” di Sakalalina dove il Professor Duval e il personale medico della nostra associazione (è proprio il Dottor Francesco Cimino, presidente della Onlus “La Vita per Te”, che ha promosso il nuovo progetto di un’equipe itinerante per gli interventi ai bambini con malformazioni agli arti inferiori) hanno eseguito le operazioni.
TUTTO nuovo, allora!! La casa di accoglienza dei volontari, delle Suore, le stanze ospedaliere dove hanno dormito i bimbi, l’equipe locale, il villaggio.
Da dove cominciare? Prima il dovere poi il piacere. Dunque, l’equipe dell’ospedale Soavimbahoaka si è resa da subito disponibile, è stata data la precedenza alle nostre necessità e quindi sono stati liberi ambulatori per le visite pre-operatorie, sono state riorganizzate le stanze per le degenze in modo che i bimbi potessero essere tutti insieme, sono state messe a disposizione le attrezzature mediche e, soprattutto, il personale (infermieri, medici, personale di servizio), diretto e coordinato in modo molto efficiente dal Dottor Roger, ha risposto a qualunque richiesta in maniera rapida e sempre con il sorriso sulle labbra. Siamo stati fortunati perché non si sono presentate urgenze, anche se, una volta finiti gli interventi previsti dal nostro programma, è stato eseguito qualche piccolo intervento. Anche il Professor Duval, l’ anestesista ed un medico specializzando, tutti malgasci, non hanno potuto che essere soddisfatti del lavoro che è stato possibile svolgere grazie a questa splendida collaborazione. Insomma, GRAZIE a tutto il personale del Soavimbahoaka di Sakalalina. Il Professor Duval a più volte detto che l’Ospedale di Sakalalina per organizzazione, gestione e pulizia è il migliore di tutto il Madagascar e tutti noi Volontari italiani siamo assolutamente d’accordo con queste affermazioni.
Come si può però lavorare bene senza essere riposati e in piena forza? Ecco allora che il nostro secondo GRAZIE va sicuramente a Colette, l’instancabile Mariangela, Lalao e Justine che, a volte in maniera nascosta, ci hanno coccolato, sfamato, viziato cucinando per noi, adeguandosi a qualunque necessità di orari, rendendo ogni nostra richiesta possibile. GRAZIE anche ad Agnese che, da lontano, ci è stata comunque vicina e per questo crediamo che una parte di questo successo sia da ricondurre a lei.
GRAZIE poi alle Suore e a Melina, la tata del Preventorium di Mahasoa, che, come sempre, sono rimaste a disposizione dei bimbi giorno e notte insieme ai volontari de La Vita per Te. Qualcuno alla prima esperienza, qualcuno già “rodato”, il gruppo ha funzionato bene ed è stato possibile fornire assistenza continua notte e giorno ai nostri bimbi “senza nome”.
È quindi a loro che va il nostro ultimo ringraziamento, a quei 13 bimbi che hanno sopportato la fame pre-operatoria, l’intervento, il risveglio dall’anestesia, il dolore, la difficoltà di comunicare con tutti quei bianchi (“ma perché se dico che ho fame mi danno dell’acqua e se ho caldo mi mettono una coperta in più???”) che però hanno capito che eravamo tutti lì per loro, perché come ha detto la piccola Elisa a Suor Jean D’Arc tra un pianto e l’altro dopo l’intervento: “Masera, però adesso il mio piede è davvero dritto!!”. Ecco, GRAZIE a Elisa e agli altri piccoli 12.
Ne abbiamo operati 13, molti di loro con doppio intervento perché sono stati operati ambedue gli arti. Abbiamo fatto circa 50 gessi e programmato altri interventi che verranno fatti a breve, dopo un periodo di preparazione, presso l’Ospedale Universitario di Antananarivo. Tra questi ci sarà anche la piccola Jessica che abbiamo deciso, dopo un’attenta consultazione, che potrà essere curata e seguita in modo adeguato in Madagascar. Quindi, almeno per il momento, non ci sarà la necessità di farla venire in Italia per essere curata. Stiamo invece preparando i documenti per l’evacuazione sanitaria per il piccolo Kyriam, un bimbo di pochi anni che non ha alcuna possibilità di poter essere curato in Madagascar. Kyriam ha una severa malformazione alla gamba dalla nascita che non gli consente né di camminare né di stare neanche in piedi. Sarà inviata e pubblicata molto presto la sua scheda sanitaria con la richiesta urgente dei aiuto per poterlo ospitare in Italia e poterlo fare curare. Abbiamo già programmato la prossima Missione e quindi i prossimi interventi chirurgici; la partenza è prevista per il 23 ottobre 2014.
L’ultima parte della Missione si è concentrata sull’inaugurazione del Rex, il primo Centro di diagnosi precoce e terapia Materno – Infantile di tutto il Madagascar e dell’Unità Mobile che andrà in giro nei villaggi più lontani e sperduti nelle campagne e nelle foreste per eseguire la diagnosi precoce per i tumori ginecologici a tante donne malgasce. L’Unità Mobile è adeguatamente attrezzata per eseguire il Pap Test, l’ecografia e la mammografia; tutti gli esami attraverso un sofisticato sistema di telemedicina potranno essere letti e refertati a distanza, anche con dei collegamenti programmati in Europa e/o in America, in poco tempo. Il Servizio inaugurato è l’unico per tutta l’Africa ed è oggetto di interesse e di studio come modello per tanti altri paesi africani. L’inaugurazione anzi la festa è stata incredibilmente bella e molto partecipata. Soprattutto da evidenziare la Marcia Rosa che ha visto sfilare per le strade di Fianarantsoa moltissime persone, la maggior parte erano donne di qualsiasi età. Per tale magnifico Progetto il nostro ringraziamento va soprattutto alla splendida Presidente della Fondazione Albaraly e nostra amica la Signora Cinzia Catalfamo e a tutto l’equipe della Fondazione che hanno organizzato e permesso la grande riuscita di tale evento.
Tante altre cose sono state fatte ed il resoconto di queste altre attività saranno riportate con altri articoli che verranno scritti da chi ha avuto l’incarico di eseguire le attività e la loro gestione. Vi verrà raccontato inoltre in modo più dettagliato cosa è stato fatto a Mahasoa ed anche ad Ilena.
Per ultimo vi comunico che abbiamo anche presentato tutti i documenti necessari e richiesti per il riconoscimento della nostra Associazione da parte del Governo malgascio, se tutto andrà bene, dobbiamo ottenere il benestare di quattro Ministeri e cioè Esteri, Interni, Sanità/Sociale e della Popolazione e della Famiglia, nel giro di qualche settimana dovremmo avere già il riscontro, speriamo con una risposta positiva.
In conclusione un grandissimo grazie ai nostri Volontari ora Cooperanti che vivono e lavorano in Madagascar. Grazie a Corrado, Emanuele, Davide, Claudia e soprattutto Stella che con il loro lavoro, con il loro entusiasmo e con la loro scelta di vita ci hanno regalato tanta fiducia e tanto coraggio.
Alla prossima Missione per fare INSIEME tante altre cose e realizzare INSIEME tanti altri sogni.