Ambulatorio bambini malnutriti: la storia di Fideline

Voglio condividere con voi la storia di Fideline, una bimba seguita all’Ambulatorio Bambini Malnutriti di Marovoay, perchè mi ha particolarmente commosso. Quello che leggerete è estrapolato direttamente dalle pagine del mio diario di viaggio.

di Laura Lasagni

 


 

Carissimi lettori, mi presento per chi non mi conosce: mi chiamo Laura, ho 22 anni e da pochi mesi sono rasazy (ostetrica). Quest’anno ho frequentato il Corso di Cooperazione Internazionale del Comune di Modena e come stage conclusivo ho deciso di ripetere l’esperienza di missione con “La Vita per Te”, con cui ero già stata qui in Madagascar ad Agosto 2013.

Voglio condividere con voi la storia di Fideline, una bimba seguita all’Ambulatorio Bambini Malnutriti di Marovoay, perchè mi ha particolarmente commosso. Quello che leggerete è estrapolato direttamente dalle pagine del mio diario di viaggio.

fidelin-01Venerdì 02/01/2015
Andiamo all’ospizio a trovare Maurizio, un volontario italiano che si occupa di anziani e malati. Da qualche giorno ospita una bambina di un anno e mezzo, gravemente malnutrita, con sua mamma e gli altri due figli. La madre, Soevelo, ha problemi psichiatrici e non riesce ad occuparsi della figlia, tant’è che che è così denutrita che una volta arrivata all’ospizio l’hanno dovuta ricoverare in ospedale. Oggi pesa 3250 g, come un neonato! Maurizio mi fa vedere una sua foto sul computer… è veramente pelle e ossa, impressionante! Abbiamo portato qualche vestito per i suoi fratelli, anche se Claudia ne aveva già portati in passato, ma evidentemente la madre li ha venduti. Soevelo non vuole che la figlia resti in ospedale, pensa che Maurizio voglia fare del male alla bambina, ucciderla per vendere i suoi organi! Purtroppo ci sono dei vazaha (stranieri bianchi) che rapiscono i bambini per venderne gli organi, ma questo non è di certo il caso di Maurizio! Spero tanto che la bambina si riprenda; non mangia, e vomita tutto quello che le danno, così l’unico modo rimasto è quello di nutrirla con le flebo. Conosco i suoi fratelli che sono lì all’ospizio (vedi foto), invece la madre è con la piccola in ospedale.

Sabato 03/01/2015
Oggi Soevelo si è presentata con la bambina al dispensario chiedendo il latte in polvere. Claudia ha chiamato Maurizio per capire come mai avessero già dimesso la bambina e lui ha risposto che la madre ha staccato la flebo a Fideline e l’ha portata via dall’ospedale!!! Sostiene che la figlia stia benissimo e che non abbia bisogno di aiuto! Però viene al dispensario per prendere il latte in polvere e poi molto probabilmente lo rivende.. è una storia triste, però non c’è via d’uscita. Claudia non le ha dato il latte, perchè avrebbe dovuto lasciare la bambina in ospedale. Qui non esistono i servizi sociali… questi bimbi dovrebbero esserle tolti!

fidelin-02Sabato 10/01/2015
A orario di chiusura, mentre ripuliamo l’ambulatorio, arriva la mamma di Fideline con la figlia in braccio che piange: si apposta davanti al dispensario con la speranza che qualcuno le dia soldi o cibo. Mi avvicino per vedere la piccola… è davvero magrissima e piange perchè ha fame. Sua madre si scopre il seno e lei vi si aggrappa affamatissima… povera piccola! Ma ha più di un anno, Soevelo dovrebbe darle qualcosa di solido da mangiare oltre al latte! (vedi foto)

Lunedì 16/02/2015
Claudia mi scrive un altro messaggio: “Fideline è morta”. Scoppio a piangere. Non è giusto, non è per niente giusto! Non abbiamo potuto fare niente per lei. E anche oggi mi sento impotente. Dove è la giustizia? Dove sono le persone che dovrebbero occuparsi di questi casi? Dove? Noi non possiamo fare niente. Servirebbero gli assistenti sociali, il tribunale dei minori. Maurizio ci ha detto che Soevelo è di nuovo incinta e manca poco al parto. Cosa ne sarà di questa nuova creatura che verrà al mondo?

Ho tentennato tanto nel scegliere la storia da raccontarvi. Non volevo scrivere un articolo troppo duro, ma poi ho pensato che questa è la realtà ed è giusto che tutti sappiano. Vorrei però concludere con una nota positiva, dicendovi che sono tanti i bimbi che invece riescono a recuperare peso e diventare belli bota bota (cicciotti)!

Grazie per aver dedicato tempo a queste poche righe,
Rasazy Laura


 

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