18 settembre 2013
Ciao a tutti..
Eccomi di nuovo qui, credo sia passato tanto tempo dall’ultima mail ma qui il tempo corre e stargli dietro è un’impresa da supereroi!
Quest’ultimo mese lo definirei “un bellissimo regalo”: 12 ragazzi da Modena sono venuti qui a passare un mese – o meglio, IL mese – delle loro vacanze. La spedizione in realtà includeva altri 12 giovani avventurieri che si sono diretti al sud – Mahasoa, Sakalalina ed infine qualche giorno a Fianarantsoa.
Dopo l’attesa che mi è sembrata infinita agli “arrivi internazionali” sono finalmente riuscita ad abbracciare i miei amici, quelli che, nonostante mesi di lontananza e di scarse occasioni per quattro chiacchiere, ho ritrovato e con i quali ci siamo ritrovati senza bisogno di nient’altro che di un semplice sguardo. Purtroppo, appunto, il tempo che ho potuto dedicare a qualcuno è stato giusto quello dell’attesa prima della partenza in taxi brousse, mentre sapevo che il tempo per fare due chiacchiere con il “mio” gruppo non sarebbe mancato. Anche se non sarebbe stato mai abbastanza!
E allora via, tutti in macchina, direzione Marovoay.. è così che è cominciato il mese del “Gruppo Vacanze 2013”. L’entusiasmo iniziale ha lasciato, nella maggior parte dei casi, posto alla stanchezza. Con chi invece non si è lasciato vincere sono cominciate le domande, le spiegazioni, “cosa succede in Italia?”, “Berlusconi?”, “qual è il programma del nostro mese?”, “ti manca casa?”…insomma, un buon inizio!
Eccoci a Marovoay, stanchi, con tanta voglia di una doccia, la curiosità negli occhi di tutti, nuovi arrivati e gente del posto. Un taxi brousse pieno di bianchi non può passare inosservato nella cittadina malgascia! Dopo pranzo tutti a riposare, il viaggio si fa davvero sentire. Bisogna ricaricare le pile perché poi il giorno successivo ci si rimboccano le maniche!
Muniti di pale, vanghe e rastrelli cominciamo a sistemare l’orto a casa di Niry (che è diventata la mamma di tutti) e a scavare due buche, una per il compost ed una per i rifiuti che andranno poi bruciati. C’è anche chi decide di cominciare subito a darsi da fare al dispensario: le quasi-ostetriche e quasi-infermiere non si fermano mai, giorno e notte sempre a disposizione e sempre pronte a correre quando la voce di un bambino che ha voglia di nascere chiama! Ed ecco che arriva la domenica. Che fatica, per chi non è ancora abituato, assistere ad una messa di due ore e mezza! Ne è valsa comunque la pena: la barca è stato il nostro mezzo di trasporto all’andata, mentre al ritorno abbiamo passeggiato in mezzo alle risaie!
La settimana seguente zaini in spalla e via verso Maroala, un villaggio della missione di Marovoay raggiungibile con la barca, questa volta a motore. Giochi con i bimbi, una mattinata passata a raccogliere arachidi nei campi e un pomeriggio a nuotare e a giocare sulla spiaggia del fiume. Alla faccia della paura delle malattie: il “Gruppo Vacanze 2013” non si è fermato davanti a niente!
Dopo due giorni abbiamo ri-riempito i nostri zaini e via di nuovo verso Manaratsandry, un villaggio un po’ più grande che abbiamo raggiunto a piedi. Là, oltre ad aver animato i pomeriggi ai bimbi, abbiamo assistito, in un colpo solo, a ben 5 matrimoni e 25 Comunioni Solenni. Credo sia indicativo il commento di Marcello quando, uscito da messa, ha detto: “credo che questa sia stata la mia ultima messa!” . E’ seguito il pranzo durante il quale siamo stati tutti invitati a ballare insieme agli sposi e ai tantissimi invitati.
Il week end seguente è passato tranquillo alle prese con i vestiti da lavare, qualche attacco di mal di pancia e un po’ di riposo.
La settimana n° 3 ci ha visti operativi a Mahajanga: alla mattina in cantiere a sistemare mucchi di mattoni e il pomeriggio in spiaggia per un po’ di relax. E alla sera vita mondana, passeggiate lungomare e cene a base di pizza in compagnia di amici nuovi. L’impatto con la grande città -oltretutto molto turistica e, in molti aspetti, molto simile alla “nostra” Rimini- con la faccia più occidentalizzata di questo Madagascar, ha lasciato i ragazzi delusi e anche un po’ arrabbiati per la differenze che questa terra contiene.
L’ultimo week end a Marovoay si è svolto tutto in funzione del 25’anniversario di sacerdozio di Padre Bruno: una preparazione intensa per una festa che è riuscita alla grande. Alla messa celebrata dal Vescovo di Mahajanga è seguito un pranzo da leccarsi i baffi ovviamente accompagnato da balli e canti fino a sera. Stremati dopo i giorni all’insegna dei festeggiamenti folli abbiamo deciso di rimandare di un giorno la partenza per Ambolomoty, la nostra ultima meta.
Martedì mattina siamo partiti, gli zaini sul cassone del Ford e sulle spalle un po’ di stanchezza per le settimane passate. Nel nostro nuovo villaggio ci aspettava un bel gruppetto di bambini che avrebbe condiviso con noi i giorni seguenti: lavoro, giochi, pasti e anche lo stesso tetto sotto cui dormire. Stabilite le cose da fare (scavare una buca di 3 metri che servirà come WC per la scuola, tinteggiare la scuola e fare giocare i bambini) ci siamo divisi in 3 gruppi che ogni mezza giornata cambiavano mansione. Non abituati a lavori fisici così FISICI e al clima caldo davvero CALDO forse non abbiamo dato il meglio di noi (le tre settimane precedenti hanno giocato la loro parte) ma comunque la scuola è stata finita (vernice permettendo), i bambini si sono divertiti e il quasi-wc è stato scavato per 2 metri sotto terra. Abbiamo fatto comunque del nostro meglio…
Il giovedì sera siamo tornati a casa a Marovoay, venerdì sera abbiamo cenato all’Orphelina da Niry per salutare lei e le bimbe rimaste e sabato siamo partiti per Antananarivo. L’esperienza del taxi brousse ha scosso il “Gruppo Vacanze 2013” ma poi lo shopping di domenica (ma soprattutto la visita alquanto "bizzarra" alla casa reale) ha fatto dimenticare la stanchezza..
Domenica sera via di nuovo verso l’Italia.
L’arrivederci in aeroporto è stato sorridente, nel nostro stile, ma gli occhi si sono “annacquati” sulle note di “La Strada”. Credo poi che i miei amici abbiano avuto “qualche problemino” con il volo di rientro, io invece me ne sono andata soffiandomi il naso e ripensando a quanto fosse azzeccato il “BUON VIAGGIO HERMANO QUERIDO E BUON CAMMINO OVUNQUE TU VADA, FORSE UN GIORNO POTREMO INCOTRARCI DI NUOVO LUNGO LA STRADA”.
Grazie ai Villeggianti 2013 e, per l’appunto, arrivederci all’anno prossimo!
Stella