Volontari non ci si improvvisa, soprattutto nel campo della cooperazione internazionale! Per questo il Comune di Modena da ormai 7 anni organizza un corso dedicato a giovani (universitari e non) per fornire loro ampie competenze nel settore della cooperazione allo sviluppo. Domenica 3 marzo alcuni volontari sono andati a presentare ai ragazzi i progetti della nostra associazione. Tra loro anche “un’infiltrata speciale”.
Mi chiamo Regina e vengo dal Madagascar.
In realtà il mio vero nome di battesimo sarebbe Marie Therese de l’enfant Jesus, ma le suore dell’orfanotrofio dal quale provengo mi hanno sempre chiamato Regina. Sono nata il 6.12.1999, non ho mai conosciuto la mia mamma perché è morta dandomi alla luce e il giorno stesso il mio papà mi ha portata all’orfanotrofio di Ankovava e da allora l’ho rivisto solo un paio di volte in tutto.
Vi chiederete il perché di questa mia testimonianza.
Perché nel 2007 ho avuto la fortuna di conoscere Francesco, il Presidente dell’Associazione “A.Corassori – La vita per te”. Francesco, con la sua associazione ha fatto e sta facendo tante cose belle in Madagascar, in particolare per i bambini e per le donne. Ha costruito un ospedale e da allora viene due volte all’anno nel mio paese ad operare tanti bambini che hanno delle orribili malformazioni ai piedi e alle gambe. Quando viene, passa anche coi suoi volontari, a visitare i bimbi del mio orfanotrofio e, vedendomi, si è reso conto che in me c’era qualcosa che non andava dal punto di vista della salute perché a 11 anni pesavo solo 22 kg. ed ero alta poco più di 120 cm.
Ora sono in Italia, mi sto curando e sono affidata ad una famiglia, Franco e Augusta, che si prendono cura di me, della mia salute e della mia istruzione. Franco fa parte dell’associazione ed è venuto in Madagascar diverse volte ed è là che ci siamo conosciuti.
Domenica 3 marzo l’associazione è stata chiamata a presentare la sua operatività in Madagascar a studenti universitari partecipanti ad un corso di cooperazione internazionale. Tra i relatori c’era anche il mio attuale “papà” ed io sono andata con lui. La sala era piena ed è stato bello per me vedere quanti giovani hanno interesse ai problemi dei paesi meno fortunati e offrono la loro disponibilità per poter modificare questo stato di cose.
Regina
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