Siamo alla fine di Ottobre. Nella nostra Regione Haute Matsiatra, il popolo Betsileo ha già iniziato a lavorare al secondo raccolto di riso di quest’anno. I campi sono già stati calpestati dagli Zebù, le donne stanno già iniziando a piantare le piccole piantine di riso, stando piegate ore ed ore con i polpacci nel fango e i figli più piccoli sulla schiena.
Ma per ora ancora la stagione delle piogge fatica a iniziare.
È ormai un mese che non piove come dovrebbe. Fa caldo, il terreno diventa secco, e le sorgenti e i pozzi per inondare le risaie non danno più acqua. Anche per bere bisogna andare lontano con i bidoni a cercare acqua. Speriamo nella pioggia per evitare di avere la fila dei bambini malnutriti che ogni mercoledì affollano il corridoio del Rex per avere il latte e la farina koba per le pappe.
I bimbi che non hanno la mamma arrivano con le Suore dell’Orfanotrofio, come il nostro piccolo “Giovedì” che è stato salvato e che ora grazie al Progetto di Sostegno per la Lotta alla Malnutrizione può davvero dire “Ce l’ho fatta!!!” e finalmente compie i primi passi verso il suo futuro!
Il mercoledì mattina c’è sempre la fila al Rex: tanti bimbi, anche piccolissimi, con le loro mamme, ma più spesso con le nonne o con le zie o con qualche altra donna che si prende cura di loro, dal momento che la mamma è morta dandoli alla luce.
Mediamente ogni mercoledì mattina abbiamo 20-22 bambini che vengono da noi: gli infermieri li visitano, li pesano, parlano con le mamme poi danno loro la razione di latte sufficiente sino alla settimana successiva. Per fortuna dopo 6-7 mesi di trattamento la maggior parte di questi piccoli pazienti guariscono e quindi lasciano il posto ad altri nuovi bambini che “entrano” nel programma di presa in carico della prevenzione o del trattamento della malnutrizione. E’ un ciclo continuo: ”fuori uno…dentro il prossimo!” purtroppo non c’è mai fine a questo turn-over e quando la siccità provoca la carestia e la mancanza di riso…allora davvero sono guai.
Ne sanno qualcosa le Suore dell’Orfanotrofio che, anche grazie al nostro contributo, riescono, con qualche mese di anticipo a fare scorta e a comperare uno stock di 15-20 tonnellate di riso per far fronte alle necessità dei bimbi sino al prossimo raccolto. Le Suore dell’Orfanotrofio, nella loro esperienza, sanno bene che per non rischiare di avere problemi nei mesi di ottobre e novembre (quando il riso inizia a scarseggiare e ad aumentare di costo), bisogna davvero correre ai ripari per tempo.
Quest’anno la maggior parte del nostro sostegno all’Orfanotrofio è stato proprio speso nell’acquisto del riso e di altri viveri essenziali per i bimbi. Poi ovviamente ci sono sempre le spese per la scuola, per la benzina del pulmino, per le scarpe e per le medicine. Il nostro sostegno è sempre comunque volto alla prevenzione della malnutrizione infantile e alla tutela dei bambini abbandonati e orfani. Ogni azione compiuta e sostenuta da noi direttamente, o da chi collabora con noi, come le Suore Nazarene dell’Orfanotrofio, ha sempre questa finalità.
Il progetto Moringa è stato studiato per far fronte alla malnutrizione:
i nostri alberini di Moringa di Ambaramino (Mahasoa) sono pronti per buttare le loro foglioline. Se la pioggia arriva e ci aiuta, all’inizio del prossimo anno potremo iniziare a produrre la polvere di Moringa per aiutare il Progetto di Prevenzione della Malnutrizione. La Moringa Oleifera infatti è una pianta “multiuso” e molto importante in ambito agricolo e alimentare perché le sue foglie, polverizzate, sono un eccellente integratore di Sali minerali e principi nutritivi per combattere contro la malnutrizione materno-infantile.
di Elisa Sala
Nella Galleria di immagini qui sotto potete vedere il piccolo Giovedì prima e dopo averlo accudito e nutrito.